Un contratto da 11 milioni di dollari è stato siglato dalla US Navy con la Raytheon per lo sviluppo di GBAD (Ground Based Air Defense), un veicolo Humvee dotato di un sistema laser di corto raggio contro i droni. L’arma laser, che sarà installata anche su altre tipologie di veicoli tattici dai Marines, rappresenta una valida alternativa alla tradizionale potenza delle armi da fuoco.
Raytheon ha precisato che utilizzerà per la nuova arma il proprio sistema Pwg (Planar Waveguide) che sfrutta una potenza laser minima in uscita di 25 kW e che ha la forma e le dimensioni di un righello trasparente di 30 centimetri. Bill Hart, vice presidente di Raytheon Space Systems, ha precisato in una nota come l’arma generi una grande emissione di energia con un supporto piccolo e leggero, ideale per le piattaforme mobili. Inoltre, essendo dotata di una tecnologia modulare la sua potenza potrà essere incrementata nel caso in cui in futuro ce ne dovesse essere bisogno.
Entro la fine del 2014 la società sperimenterà un prototipo da 10 kW, per poi giungere nel 2016 ad un’arma in grado di lanciare impulsi sino a 30 kW. I test saranno effettuati soprattutto al fine di verificare la capacità del laser di scoprire, intercettare e poi colpire i droni “spia”. Il Planar Waveguide dovrebbe possedere un’energia capace di danneggiare i droni che sono considerati dai militari statunitensi come tecnologie che saranno sempre più utilizzate in futuro in guerra.

Fonte: US Navy

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