Quando l’ipoacusia uditiva aumenta in un qualsiasi soggetto ma in modo direttamente proporzionale all’età; quindi quando la situazione audiometrica si trova sotto uno stato di soglia di normalità (parliamo di 30-35 dB) si incorre nella Deprivazione Acustica. Con questo termine tecnico si intende dire che gli stimoli sonori che elettricamente arrivano al cervello, sono insufficienti ad attivare, stimolare tutta quella massa cerebrale uditiva costituita da milioni di neuroni.
Se questo accade e la situazione si protrae nel corso degli anni senza ricorrere all’utilizzo di apparecchi acustici, si crea un rallentamento e un’incapacità di elaborare correttamente i suoni per interpretarli come parole o frasi di senso compiuto. E’ per questo che si inizia a capire una cosa per un’altra e non si sta più dietro alle persone che parlano velocemente. Tutto questo a maggior ragione se è presente del rumore di fondo.
Le elaborazioni del cervello per dare un senso ai suoni devono assolvere a quattro funzioni che devono essere elaborate simultaneamente : Orientarsi – Separare – Riconoscere – Focalizzarsi.
La Oticon che ha affrontato questo fenomeno ha capito che poter aiutare il cervello a decodificare i segnali sonori in un contesto rumoroso è indispensabile utilizzare dei dispositivi protesici che alleggeriscono allo stesso il compito di elaborazione. Ha registrato un nuovo marchio “Brain Hearing™” a cui appartengono questa nuova categoria di Apparecchi Acustici attraverso quattro specifiche funzioni fondamentali:

  • Speech Guard per preservare le naturali caratteristiche della voce
  • Spatial Sound per permettere ad entrambi le orecchie di lavorare insieme al cervello in tempo reale
  • YouMatic per una personalizzazione di ascolti ambientali
  • Free Focus per concentrarsi in libertà

Queste nuove Tecnologie sono distribuite dal Centri Audioprotesici di Roma e Terracina : Udifarm

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