La Sordità intesa come patologia invalidante che ci impedisce di comprendere il senso delle
parole e ci costringe ad isolarci dalle relazioni interpersonali e dal mondo dei suoni, quando non è genetica, può essere patologica e quando non è patologica è stata causata da traumi, altrimenti è semplicemente fisiologica dovuta al segno del tempo e al suo decadimento naturale.
Oggi aumenta soprattutto la consapevolezza delle problematiche legate a questa patologia. In realtà, le difficoltà uditive non si possono più attribuire esclusivamente alla terza età infatti il problema dilaga anche tra i giovanissimi. Un trauma acustico può danneggiare permanentemente la flora ciliare all’interno della coclea e in alcuni casi è sufficiente anche una sola volta. Un solo colpo di arma da fuoco al poligono senza cuffia di protezione, crea un danno permanente a livello delle cellule ciliate cocleari, compromettendo in modo permanente la soglia uditiva in corrispondenza ad una porzione di frequenze, in genere 3000-4000 Hz. Ascoltare la musica ad alto volume danneggia l’udito in modo permanente. E’ importante ricorrere preventivamente all’utilizzo di apparecchi acustici quando necessario. Con la potenza di calcolo degli attuali chip dell’ordine di 600 milioni di operazioni al secondo, è possibile ottenere un ascolto molto più naturale, dal momento che è possibile garantire una dinamica acustica molto più precisa consentendo la possibilità di ascoltare suoni dal più basso 5 dB al più alto 113 dB con assoluta naturalezza e senza compressione. L’apparecchio acustico attraverso la sua attività di stimolazione acustica, provvede ad una sana stimolazione neuro corticale, di tutta quella fitta rete neurale deputata all’attività uditiva, mantenendone il suo stato di salute e impedendone l’atrofizzazione neurale causata dalla deprivazione acustica.