Al congresso di Epatologia di Vienna (Easl), è stata presentata la sperimentazione italiana effettuata su pazienti con fegato malato in stato avanzato, trattati con infusioni di staminali per rigenerare l’organo.  Verrà avviata nei prossimi mesi su 20 pazienti all’Università Sapienza di Roma. Lo scopo è rigenerare l’organo nelle persone con cirrosi, per evitare che siano costrette al trapianto.

Lo scopo della sperimentazione messa a punto dai ricercatori della Sapienza di Roma è quello di rigenerare il fegato in pazienti colpiti da cirrosi così da evitare loro il trapianto. L’annuncio è stato dato da Domenico Alvaro, direttore del Dipartimento di Medicina traslazionale e di precisione de La Sapienza che ha comunicato l’inizio dell trattamento su 20 pazienti”.

L’obiettivo della sperimentazione è quello di innescare un processo rigenerativo nel fegato dei pazienti per evitare di dover ricorrere ad un trapianto. Anche il team di Stuart Forbes del MRC Centre for Regenerative Medicine dell’University of Edinburgo sta svolgendo una sperimentazione analoga.  L’équipe sta studiando l’effetto di infusioni nel fegato di macrofagi dal sangue dello stesso paziente da trattare per ridurre le cicatrici del fegato malato.        Cellule con capacità staminali  si trovano anche nel tessuto che compone l’albero biliare dei pazienti adulti, che viene normalmente scartato nei trapianti di fegato.

In Italia si calcolano circa  300-400 mila cirrotici. Ma esistono anche altre realtà collegate a patologie come diabete, obesità e sindrome metabolica. Ed ancora oggi in Italia muoiono 20-30.000 persone l’anno per cirrosi. Quindi in un contesto come questo, una medicina rigenerativa rappresenterebbe l’uovo di colombo, in quanto potrebbe riparare questo organo e salvare molte vite umane.

fonte: La Sapienza di Roma

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