Ascoltare chi parla attiva la corteccia uditiva del cervello facendo sì che si sincronizzi con le onde sonore che arrivano: questa è una delle attività alla base dell’udito. Eppure, anche senza sentire, leggere le labbra fa sì che l’attività del cervello segua le onde sonore nonostante non sia percepito alcun suono.

È il contenuto di uno studio apparso sul Journal of Neuroscience a fine 2019 e firmato dai ricercatori Mathieu Bourguignon, Martijn Baart, Efthymia C. Kapnoula e Nicola Molinaro, secondo cui il cervello raccoglie informazioni uditive anche solo osservando il movimento delle labbra di chi parla e così facendo attivi le cortecce uditive. Questo significa che la corteccia visiva si sincronizza con le onde sonore di chi parla.

Per arrivare a questa scoperta, i ricercatori hanno eseguito esperimenti con vari partecipanti adulti divisi in due gruppi: alcuni ascoltavano una storia senza vedere chi la raccontava, altri guardavano un video di una donna che parlava senza poterne però ascoltare l’audio. Durante queste attività i ricercatori eseguivano la magnetoencefalografia dei partecipanti all’esperimento per misurarne l’attività cerebrale.

Anche se non potevano ascoltare la voce della donna che parlava nello schermo, le cortecce uditive dei partecipanti del secondo gruppo sembravano sincronizzate con le onde sonore prodotte dalla donna nel video.
Una sincronizzazione molto simile a quella che avveniva nel primo gruppo di partecipanti, che invece potevano ascoltare l’audio della storia. La dimostrazione empirica che i segnali visivi vengono trattati nelle stesse aree del cervello che traducono le informazioni sonore e di conseguenza consentono di “ascoltare” pur senza sentire.

Fonte: https://www.jneurosci.org/content/early/2019/12/19/JNEUROSCI.1101-19.2019

 

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