Si chiama DHH Project, deaf and hard of hearing project (progetto per sordi e ipoudenti) ed è una mascherina con una parte in plastica trasparente davanti alla bocca, pensata per facilitare la comunicazione con persone con problemi di udito, che quindi si aiutano, nella comprensione del discorso, leggendo il labiale e vedendo le espressioni facciali. La brillante idea è venuta a Ashley Lawrence, studentessa ventunenne del Kentucky.
Quando Ashley ha notato il proliferare di mascherine fai-da-te realizzate per aiutare tutti a fronteggiare l’emergenza Coronavirus, ha però riflettuto sul fatto che non ci fossero prodotti adeguati a persone con problemi di sordità. Ha così coinvolto la mamma nella realizzazione di mascherine adatte allo scopo, cioè con una parte trasparente davanti alla bocca, e condiviso la foto su Facebook. Da lì al lancio di una campagna di finanziamento su Go Found Me è stato un attimo. Il target richiesto per la produzione è stato raggiunto in poche ore e l’avventura è iniziata.


“Una persona contagiata potrebbe avere bisogno di consegnarla al proprio dottore per comunicare agevolmente”, ha spiegato Ashley, che sottolinea che prodotti simili esistono già in commercio, ma sono di difficile reperibilità. L’intenzione della studentessa è quella di fornire gratuitamente le mascherine a tutti coloro che ne faranno richiesta (la mail è dhhmaskproject@gmail.com). Sono già arrivate domande da tutto il mondo, Italia compresa. Chi però non ha la possibilità di aspettare che il carico arrivi dal Kentucky può ricorrere alla soluzione Made in Italy, quella dello Studio Moda Marina di Monza.
La titolare, ispirata dalla richiesta di un’operatrice della Croce Rossa, racconta sulla sua pagina Facebook: «Siamo state contattate da una operatrice della Croce Rossa Italiana con una richiesta molto particolare. Non nego, ci siamo emozionate perché per quanto “strana” come richiesta effettivamente nessuno ci ha pensato… Il messaggio ricevuto recitava: “Mi è capitato di trasportare un signore sordo muto e ti dirò è stata veramente una grande difficoltà poter comunicare con lui, pensa e ripensa mi siete venute in mente voi. Riuscite a creare qualcosa per loro, con la parte della bocca trasparente?»

Ebbene, in poche ore le due socie del laboratorio si sono messe all’opera per realizzare un prototipo, la cui produzione è iniziata lunedì 7 aprile. Le mascherine così prodotte, disponibili per quanti ne faranno richiesta, saranno gratuite grazie alla collaborazione con la Protezione Civile di Desio.

Fonti: www.redattoresociale.it; curiosandosimpara.com

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