Come mai i capelli diventano bianchi? Tendiamo ad associare questo fenomeno all’avanzare dell’età, ma la causa può risiedere anche in alcune malattie croniche. Alcuni studi poi hanno dimostrato che ci sono fattori genetici che predispongono al prematuro imbiancamento dei capelli e che questi possono diventare bianchi anche in forti condizioni di stress.

Ma andiamo con ordine. Il capello è composto da diversi elementi: acqua, lipidi, minerali, pigmenti e cheratina, una proteina localizzata nello strato esterno del capello composta da diciotto amminoacidi. Il fenomeno alla base dell’imbiancamento dei capelli si chiama canizie (dal latino canus che vuol dire “grigio”) e, sostanzialmente, è causata da una minore produzione di pigmento che, inevitabilmente, porterà i nostri capelli ad essere bianchi. Questo fenomeno colpisce entrambi i sessi con l’unica differenza che la canizie nelle donne si diffonde in modo uniforme sul cuoio capelluto, mentre negli uomini parte inizialmente dalle tempie. Solitamente, il fenomeno della canizie inizia intorno ai 30 anni per gli uomini e intorno ai 35 anni per le donne.
Generalmente, i peli del tronco e della barba vengono colpiti in un secondo momento, a differenza dei peli pubici e ascellari che cominciano a cedere al colore bianco in età molto tarda.

Con l’avanzare dell’età si assiste ad una progressiva diminuzione di melanina da parte di cellule specializzate chiamate melanociti, localizzate nell’epidermide e nei follicoli piliferi. La canizie non è altro che l’effetto di una produzione ridotta di melanina dovuta o alla diminuzione di sintesi del pigmento o ad una diminuzione del numero dei melanociti stessi. Un altro fattore legato all’imbiancamento dei capelli è il loro ingiallimento: i motivi per cui i capelli bianchi tendono ad ingiallire sono per lo più ambientali: smog, fumo, raggi UV e un trattamento di decolorazione mal eseguito.

I capelli però possono diventare bianchi anche a causa di malattie croniche come l’anemia perniciosa (forma anemica rara causata dalla carenza di vitamina B12) o ad alcuni disturbi della tiroide. Altre volte invece il fenomeno si associa ad alcune condizioni anormali della pelle.

Se è vero che – escludendo la presenza di patologie – tendenzialmente i capelli diventano bianchi con l’età, può anche verificarsi però che la canizie si manifesti in giovane età. In questo caso gli studi dimostrano che la maggior parte delle volte dipenda da fattori genetici: le persone che si ritrovano ad avere i capelli bianchi in età prematura hanno nel DNA il gene IRF4. Secondo quanto scoperto dalla University College London (in uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications) sarebbe infatti questo il gene responsabile della canizie. Le funzioni di questo gene regolano la forma, il colore e lo spessore di capelli, barba e sopracciglia.

Un’altra causa per il prematuro imbiancamento dei capelli, sempre correlata ad una predisposizione genetica, potrebbe essere lo stress ossidativo dei melanociti. Alcuni studi tricologici hanno riscontrato alti livelli di perossido di idrogeno (sostanza di scarto dell’attacco dei radicali liberi) nei follicoli piliferi dei capelli grigi precoci. I capelli di soggetti che presentano canizie precoce, quindi, non sono in grado di difendersi dagli stress ossidativi causati dall’ambiente come smog, fumo, inquinamento e stress.

In uno studio pubblicato su Nature, diversi ricercatori della Harvard University (USA), e dell’Università di San Paolo in Brasile, hanno dimostrato che, oltre alla genetica e al processo di invecchiamento, alla base del colore grigio dei capelli ci siano danni permanenti alla riserva di cellule responsabili della produzione dei pigmenti, causati da un forte stress. Provocando forte stress nelle cavie, i ricercatori hanno riscontrato un aumento esponenziale di peli bianchi a causa dell’esaurimento delle cellule staminali dei follicoli piliferi, che bloccava così la produzione di
melanina.

Come rimediare all’imbiancamento dei capelli? Ovviamente, quando le cellule staminali dei follicoli piliferi si esauriscono non c’è modo di tornare indietro: ma alcuni studi hanno evidenziato che il processo innescato dalla risposta nervosa simpatica può essere bloccato in qualche modo.
Gli scienziati hanno individuato una proteina (una chinasi ciclina-dipendente) in grado di svolgere un ruolo cruciale nel processo di incanutimento. Bloccando questa proteina, infatti, durante gli esperimenti, la canizie rallentava notevolmente.

In attesa di studi più completi in merito però il solo modo per rallentare il processo è curare l’alimentazione. Anche se è opportuno notare che – se l’alimentazione è parte integrante del nutrimento dei capelli – la sua relazione con la comparsa dei capelli bianchi è, purtroppo, meno diretta. Una dieta equilibrata, e povera di grassi saturi, può essere sicuramente un aiuto per conferire robustezza e lucentezza ai capelli e anche a prevenirne la caduta. E inoltre un’alimentazione ricca di proteine, vitamine e minerali (oligoelementi), è fondamentale per la salute dei capelli. In particolare, la cheratina è costituita da cistina e lisina, due aminoacidi essenziali che dipendono interamente dalla dieta alimentare. Una sufficiente quantità di carne, pesce o fegato, è fondamentale non solo per favorire la ricrescita dei capelli, ma anche per sostenere l’attività dei melanociti che, come abbiamo già visto, producono i pigmenti colorati.
In conclusione, quindi, una dieta ben bilanciata, oltre a prevenire la canizie, contribuisce notevolmente ad un miglioramento del cuoio capelluto e alla salute del capello.

Fonte: www.thedifferentgroup.com

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