168 giorni di vita marziana e una scoperta affascinante: il rover Nasa Perseverance avrebbe trovato tracce della presenza di acqua allo stato liquido sul suolo di Marte. È quello che lasciano intuire le immagini scattate dalla navicella utilizzando le telecamere Mastcam-Z il 10 agosto.

Quando sono state scattate le foto il rover si trovava in un luogo noto come South Séítah, all’interno del cratere Jezero. Proprio il punto in cui Perseverance è atterrato per la prima volta all’inizio di quest’anno, e che, secondo gli scienziati, potrebbe essere una zona che miliardi di anni fa era sommersa dall’acqua. Dalle immagini sembrerebbe infatti possibile osservare delle rocce fortemente erose. L’ipotesi degli scienziati è che il fenomeno possa essere imputato all’acqua, un tempo presente allo stato liquido al di sopra di esse.

«Questa zona era immersa per almeno 100 metri da acqua, circa 3,8 miliardi di anni fa», ha spiegato Kevin Hand, un astrobiologo del Jet Propulsion Laboratory della Nasa. «Non sappiamo ancora quante altre storie ci racconteranno le rocce e i livelli stratificati, ma siamo entusiasti di aver iniziato a studiarli», ha proseguito.

Un altro elemento che potrebbe confermare l’ipotesi che un tempo era presente acqua allo stato liquido su Marte potrebbe essere il rilevamento di argille nel cratere Jezero. Per formarsi infatti, questi sedimenti, hanno bisogno di acqua allo stato liquido. Inoltre, le foto del cratere dall’alto suggeriscono che una volta nella zona fosse presente un antico delta del fiume.

È dunque questo – secondo la Nasa – il miglior posto per cercare tracce di vita microbica marziana. Il cratere Jezero è largo circa 28 miglia e si trova ai margini di un’ampia distesa pianeggiante, appena a nord dell’equatore del pianeta. Ed è proprio qui che si spera di rinvenire segni e segnali di vita. Per l’agenzia spaziale Jazero è «un ottimo posto per realizzare l’obiettivo scientifico della missione Mars 2020, quindi studiare un ambiente potenzialmente abitabile che possa ancora preservare i segni della vita passata».

Nei prossimi mesi Perseverance tornerà al suo sito di atterraggio e poi si dirigerà a nord-ovest in una seconda campagna di ricerca scientifica nella regione del delta di Jezero, vicino al punto nel quale gli scienziati ipotizzano che l’antico fiume si incontrasse proprio con il lago del cratere di Jezero.

 

Fonte: Il Messaggero

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