Giunta al settimo anno nel nostro paese, la Giornata Mondiale dell’Udito viene celebrata il 3 marzo, e come ogni anno punta ad accrescere la consapevolezza di sottoporsi a visite e screening preventivi per la salute dell’udito.

Questa campagna è nata nel 2007 dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per promuovere la prevenzione della sordità e ogni anno seleziona un tema differente, sviluppando materiali didattici e rendendoli disponibili gratuitamente in più lingue, infatti ne coordina anche i diversi eventi in tutto il mondo.

Nel 2022 il tema del World Earing Day è “To hear for life, listen with care!”, che tradotto significa: “Proteggi il tuo udito, ascolta responsabilmente!”, ossia si vuole focalizzare sull’importanza dei mezzi per prevenire l’ipoacusia (perdita dell’udito) attraverso un ascolto che sia sano e sicuro.
In questa giornata verranno lanciati 3 diversi materiali utili per questo tema:
– uno standard mondiale per gli eventi e l’intrattenimento, per assicurare un ascolto sicuro;
– un manuale mSafeListening, per creare un programma di ascolto sicuro mHealth;
– un pratico kit di strumenti multimediali per i giornalisti, per educarli su come trattare l’argomento dell’ascolto sicuro.

In Italia, oltre a molte realtà dalle più grandi alle più locali che promuovono diverse iniziative, viene organizzato da due anni l’Hear-a-thon, una maratona online di due giorni con conferenze e focus group di esperti sull’Udito. Tale evento è il più grande mai organizzato su questo tema, in contemporanea con oltre 100 Paesi, ed è coordinato da Udito Italia (membro del WHF – World Hearing Forum – organismo istituito dall’OMS) insieme al Ministero della Salute. L’evento infatti si svolgerà a Roma e la diretta streaming sarà totalmente accessibile a tutti, per rendere ogni cittadino cosciente di una disabilità non sempre evidente, ma che è seria e necessita di essere messa al centro del dibattito politico e sanitario, sia nel nostro Paese che nel resto del mondo.

 

 

Problemi uditivi

 

I disturbi uditivi possono essere imputabili a diversi fattori, causando problemi passeggeri o permanenti, e possono essere legati alla sfera genetica, biologica, psicosociale o ambientale. Questi possono verificarsi in qualsiasi fase della vita. Naturalmente, come altre patologie, le cause di perdita dell’udito possono essere contrastate assumendo azioni preventive, in modo che la natura, la gravità e la progressione della perdita uditiva, possono essere attenuate.
Attualmente la capacità uditiva di ciascun individuo è data da:
– Capacità uditiva di base alla nascita;
– Esposizione o presenza di fattori causali causali (genetici, biologici, comportamentali o ambientali);
– Azioni protettive attuate nei confronti di fattori di rischio.

 

Fattori relativi alla perdita dell’udito

 

Malattie

Esistono diverse tipologie di malattie che provocano un abbassamento o assenza di udito. Queste possono essere presenti dalla nascita per: fattori genetici, infezioni intrauterine, mancanza di adeguata ossigenazione al momento del parto. Durante la crescita, ci possono essere: otite media, meningite e altre infezioni, mentre in età adulta, altri tipi di patologie come l’ipertensione, il diabete, l’otosclerosi possono incidere sulla salute dell’udito.

Stili di vita e altri fattori

La presenza di eccessivo cerume nell’orecchio, se non contrastato tempestivamente, può causare un tappo che impedisce al suono di passare.C’è sempre da considerare che la perdita o l’abbassamento dell’udito può originarsi a seguito di un trauma all’orecchio stesso o alla testa, così come dalle infezioni virali.
Cattive abitudini come il fumo, l’alcool e l’eccesso di medicinali e droghe hanno un grande impatto sull’udito, così come sull’intero organismo.
L’esposizione prolungata a un volume alto, dovuta al tipo di ambiente in cui viviamo, o al lavoro o semplicemente per motivi di intrattenimento, così come lavorare in ambienti con prodotti chimici ototossici, sono delle cause che spesso vengono sottovalutate, ma incidono di molto sul senso dell’udito.
Uno stile di vita malsano, correlato a un’alimentazione scorretta, che include sia sovrappeso/obesità o carenza di macro/micronutrienti, influisce altamente a provocare disturbi uditivi.
Anche l’avanzamento dell’età è un fattore correlabile alla perdita di udito, dovuta proprio a una degenerazione sensoriale, una causa, purtroppo, che è la più diffusa per questo problema.

 

L’udito in numeri

 

Come anticipato sopra, la perdita di udito si verifica principalmente in persone anziane, ossia che superano i 70 anni. La perdita inizia a svilupparsi dai 50 anni (5.6%) fino a raggiungere il 58.6% oltre i 95 anni.
Nel mondo esistono 17,2 milioni di persone totalmente sorde, mentre 1 miliario circa soffre di un leggero abbassamento di udito.
In base al sesso invece, la perdita dell’udito è maggiore nei maschi, con il 5.6% di persone (217 milioni) in confronto alle donne che sono solo il 5.5% (211 milioni).
In tutto il mondo, nelle sei regioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la perdita di udito è più elevata nella regione del Pacifico occidentale, seguita dal sud-est asiatico. Nella regione del Pacifico occidentale si ha il 7,1% e infine il 3,1% nella regione del Mediterraneo orientale.

 

Prevenzione e Test dell’udito

 

La prevenzione è molto importante e va tenuta in considerazione in qualunque fase della vita, anzi ancora prima della nascita, con nutrizione e igiene corrette da parte della gestante. Successivamente l’allattamento al seno e una buona igiene delle orecchie proteggono da eventuali infezioni.
Nel corso della vita quindi è bene seguire uno stile di vita salutare: una buona alimentazione, evitare fumo e alcool, usare protezioni quali elmetti o caschi, non esporsi a rumori ad alto volume e ascoltare musica e altri contenuti audio indossando le cuffie a livelli adeguati, sono attività che permettono di mantenere il proprio udito senza problemi.
Avere questo tipo di accortezze dunque è sempre necessario, così come gli screening periodici, di cui il primo da fare alla nascita e in seguito programmando test uditivi sempre più regolarmente con l’avanzare dell’età.

 

Riabilitazione uditiva

 

Nei casi in cui esiste ancora margine di azione, si possono prevedere diversi approcci alla riabilitazione dell’udito. Questa può avvenire tramite l’utilizzo di apparecchi acustici, impianti cocleari o ausili impiantabili internamente. Il linguaggio dei segni e altre attività similari, come la lettura delle labbra, sono anche di grande aiuto.
Esistono inoltre terapie riabilitative proposte da audioprotesisti esperti e medici otorini, che tramite un percorso mirato, aiutano sia chi indossa già apparecchi acustici sia chi vuole semplicemente tenere allenato il proprio udito, ad aumentare la percezione uditiva a livello plastico.
Udifarm ha previsto un pacchetto che si sviluppa in 4 incontri, da effettuare dopo un’attenta visita audiologica, per conoscere la situazione attuale e avere un punto di partenza. Successivamente a ogni paziente saranno prescritti degli esercizi personalizzati da fare a casa attraverso una strumentazione altamente tecnologica e specifica da noi sviluppata e da noi fornita.
Il mese seguente verrà effettuata una nuova indagine audiologica per misurare in modo scientifico l’eventuale miglioramento.
Ciascun paziente, anche dietro nostra valutazione, potrà inoltre scegliere se proseguire o meno il percorso.

Inoltre, in occasione della Giornata Mondiale dell’Udito, dal 3 al 10 Marzo 2022 offriamo Esami audiometrici e Consulenze gratuite presso le nostre sedi di Roma:
📍 Corso Trieste 17/b
📍 Viale Aventino 104

 

Chiama i seguenti numeri per prenotare una visita gratuita:
☎️ 06 44292267 / 800 456008

 

Prenditi cura del tuo Udito, non rimandare!

 

Fonte: World Health Organization 

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