Come anticipato in un altro nostro articolo, con Otalgia si definisce un dolore nell’area circostante l’orecchio. Ne possono soffrire adulti e bambini, e proprio per questi ultimi bisogna sempre identificarla e trattarla con la cura giusta, poiché difficilmente si riesce a capire la vera origine del dolore.
Nei bambini l’otalgia è abbastanza frequente e può essere di origine virale o batterica, soprattutto nei bimbi che frequentano il nido o la scuola dell’infanzia. Si tratta principalmente di otite media, ossia quando colpisce la zona posteriore del timpano, mentre l’otite esterna è più rara, perché si verifica nei casi di frequentazione di piscine o stabilimenti balneari.
Di solito è una patologia che si risolve in breve tempo senza troppe ripercussioni, in quanto 5 bambini su 6 ne soffrono almeno una volta prima dei 3 anni. Bisogna però prestare attenzione perché c’è il 5-10% di possibilità che un forte dolore all’orecchio possa portare anche alla rottura del timpano.

 

Quali sono le cause dell’otalgia nei bambini

Poiché i bambini sono molto più soggetti a infezioni, per definire precisamente la causa dell’otalgia, e quindi la conseguente terapia, è bene rivolgersi prima a un pediatra.
In base ai sintomi che si verificano (es. raffreddore, febbre, fuoriuscita di liquido), è possibile infatti capire se si tratta di un’infezione, di una perforazione del timpano o di un tappo di cerume.

 

Sintomi del mal d’orecchio nei bambini

I sintomi, come scritto sopra, sono simili a quelli degli adulti, con la differenza che un neonato indica il dolore solo con il pianto, mentre i bimbi più grandi potrebbero lamentare difficoltà uditive. Di solito inoltre i bambini tendono a grattare la zona infiammata.
I mal di orecchie quindi si possono identificare con febbre, se si tratta di otite media, e con naso e gola infiammati.

 

 

Quali sono i rimedi per l’otalgia nei bambini?

 

L’intervento del medico non è sempre necessaria, perché bisogna osservare i sintomi che presenta ciascun bambino, ma viene fortemente consigliata qualora ci fossero le seguenti condizioni:
– sintomi durevoli per più di 24/48 ore;
– dolore troppo insostenibile;
– temperatura superiore ai 38°;
– il bambino ha meno di 6 mesi;
– insonnia, raffreddore o altre infezioni alle vie respiratorie;
– fuoriuscite di sangue o pus dall’orecchio.

 

Cosa fare nei casi di mal d’orecchio nei bambini

Dopo una visita medica, potrebbe essere indicato il classico trattamento per la gestione del dolore, con analgesici e antinfiammatori, quali il paracetamolo e l’ibuprofene.
Nei casi di otite, potrebbe esserci bisogno invece di una cura più mirata con antibiotici o cortisone.
Per agevolare la terapia, è consigliato anche fare impacchi caldi o freddi sulla zona, mentre prestare attenzione alle posizioni che il bimbo assume durante il sonno o tenerlo distratto, quando è sveglio, possono aiutarlo ad alleviare il dolore.

 

Cosa evitare di fare per l’otalgia del bambino

È sempre sconsigliata la cura fai-da-te, perciò bisogna evitare precise attività che si pensa siano utili, quali:
– l’uso di bastoncini/cotton fioc;
– instillare gocce di qualsiasi genere nell’orecchio.

Supporta il tuo bambino in maniera adeguata, se noti in lui qualche atteggiamento di fastidio nella zona auricolare, prenota una visita dal pediatra o da un professionista dell’udito, Udifarm si prende cura di grandi e piccini.

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