Sembra che sia una banale intolleranza ai rumori o a suoni troppo elevati, ma in realtà è di una vera e propria patologia. Parliamo dell’Iperacusia, la cui etimologia è relativa alla composizione di iper- e del gr. ἄκουσις «audizione». Ma nello specifico cos’è? Si tratta di un aumento anomalo della sensibilità uditiva, cioè un’ipersensibilità a suoni che in generale risultano normali per la maggior parte delle persone.
Questa condizione medica è data da un’alterazione del sistema di elaborazione dei suoni a livello corticale e può associarsi alla percezione di acufeni.

 

Le varie teorie sulle cause dell’Iperacusia

 

Ebbene sì, non esiste una causa scientificamente comprovata che definisce la nascita dell’iperacusia. Attualmente sono state riscontrate delle condizioni che potrebbero portare a questo disturbo, tra cui troviamo:

– Progressiva perdita dell’udito: per compensare una riduzione della capacità uditiva di un orecchio, il cervello amplificherebbe i segnali sonori in entrata nell’altro orecchio, provocando però fastidio;
– Legame con altre condizioni mediche: si pensa che l’iperacusia possa essere legato a chi soffre di emicrania, malattia di Lyme, paralisi di Bell, morbo di Addison, malattie autoimmuni, malattia di Ménière e ultima, ma solitamente più accreditata, acufeni;
– Disturbi post-traumatici da stress: alcuni suoni potrebbero rievocare momenti difficili di vita passata;
– Danni alle orecchie: colpo di frusta, esposizioni prolungate a rumori forti, intervento chirurgico o infezioni persistenti nella zona dell’orecchio.

Ricordiamo che queste sono tutte teorie, perché basate su osservazioni sperimentali e fino ad ora non c’è ulteriore evidenza scientifica certa.

 

Principali sintomi dell’iperacusia

I sintomi di questa malattia sono molteplici, ma tutti legati a una percezione di disturbo e fastidio. Si avrà quindi un’alterazione del ritmo cardiorespiratorio e del tono muscolare e saranno allertati i riflessi neurofisiologici. I sintomi più comuni sono: ansia, panico, pianto, cambiamento dell’umore, necessità di tappare le orecchie o di allontanarsi fisicamente dall’origine del suono.

 

Iperacusia nei bambini

È raro, ma succede: anche i bambini soffrono di iperacusia e hanno una reazione fisica molto più evidente rispetto agli adulti. In questo caso è bene consultare subito uno specialista per non aggravare la situazione e non creare maggiore stress ai piccoli.

 

Come si diagnostica l’iperacusia

 

Per una diagnosi precisa e puntuale, bisognerà rivolgersi a un medico specialista otorinolaringoiatra o a un medico specialista in audiometria, il quale valuterà lo stato uditivo tramite test audiometrici quali: l’audiometria tonale, il test dei riflessi strapediali e il test LDL (“Loudness Discomfort Level”, ossia “intensità acustica del livello di disagio”).

 

 

Cura dell’Iperacusia

 

In base alle risposte date da un medico specializzato, si può elaborare una specifica cura per contrastare questo disturbo. Tra i tanti c’è una tecnica simile alla vaccinazione, che nello specifico va a trattare il problema sottoponendo il paziente a piccole quantità di rumore, per ridurre o neutralizzare l’iperacusia.
Come per la Misofonia, vengono anche consigliate la terapia del suono e la terapia cognitivo-comportamentale, ma anche il counselling.
Agire infatti sulla psiche mediante tecniche di rilassamento, desensibilizzazione acustica, aumento della consapevolezza per dominare gli stati d’ansia, sono tutte modalità che risultano efficaci contro l’Iperacusia.
L’iperacusia è un disturbo che va preso sul serio, in quanto può portare anche all’isolamento e alla depressione, perciò è bene confidarsi con qualcuno e affidarsi a uno specialista per guarire dalla malattia al più presto.
Se hai bisogno di un supporto, ricorda che Udifarm si prende cura della salute delle orecchie e dell’udito da anni, quindi non aspettare oltre e vieni a trovarci!

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