Hai mai avuto la sensazione di avere qualcosa nell’orecchio? E che questa sensazione ti facesse sentire come se fossi sott’acqua o tenessi i palmi delle mani sulle orecchie? Probabilmente allora si tratta di udito ovattato. Può coinvolgere una o due orecchie anche contemporaneamente e si tratta di una situazione abbastanza comune, che di solito dura poche ore o, nei casi più gravi, un tempo indefinito.
Infatti, se non è temporanea, si parla di un vero e proprio abbassamento dell’udito, ossia di ipoacusia.
In ogni caso, anche l’orecchio ovattato è particolarmente fastidioso, perché non rende facile l’ascolto e perché ci spinge a deglutire o a sbadigliare in continuazione per “stappare” le orecchie.

Tutto ha inizio nel nostro orecchio, dove si trova la tuba di Eustachio, che mantiene un equilibrio tra la pressione interna e quella esterna dell’orecchio. Se quest’ultima subisce uno sbalzo, come uno starnuto o il decollo dell’aereo, l’aria va a premere sul timpano e lo curva verso l’esterno, provando quindi una sensazione di orecchie tappate.
Bisogna sempre verificare se la situazione è passeggera o meno, in quanto può andare a pregiudicare le normali attività quotidiane o portare a una significativa riduzione della capacità uditiva.

 

Cause delle orecchie tappate

 

Come detto precedentemente, l’orecchio tappato può sopraggiungere per sbalzi di pressione, starnuti o anche quindi da influenza, allergie oppure ostruzione nasale.
Questo avviene per l’eccesso di mucosa presente nel condotto uditivo che collega naso e orecchie. Anche la presenza di tappi di cerume può dar vita a questa sensazione.
Ci sono però delle cause più gravi, che derivano da:
– un’otite esterna, causando quindi dolore intenso e prurito;
– Sindrome di Ménière, che comporta un eccesso del liquido presente dentro gli organuli che controllano l’equilibrio (labirinto).

 

 

Sintomi più comuni dell’orecchio ovattato

I classici sintomi dell’orecchio ovattato sono:
– Pressione auricolare;
– Indolenzimento e/o aumentata sensibilità nell’area attorno l’orecchio e dietro al padiglione;

 

Quanto dura l’orecchio ovattato?

La sensazione di ovattamento può durare qualche ora o qualche giorno e solitamente infatti non richiedono alcun tipo di terapia. Se invece perdura per settimane, è il caso di rivolgersi a un medico, in quanto potrebbe trattarsi di un’infezione, di una patologia o di un vero e proprio abbassamento uditivo.

 

Cosa fare per orecchio ovattato?

 

Nei casi più semplici, soprattutto quando si sa che si sta per svolgere un’attività che va a creare questo fastidio, si può deglutire o sbadigliare ripetutamente, oppure se si tratta di un deposito di acqua dopo una nuotata o una semplice doccia, si può inclinare il capo e tendere il lobo per facilitare la fuoriuscita del liquido.
Altri rimedi sono:
– Dispositivi Medici;
– Lavaggio nasale, per far defluire il muco e riaprire il passaggio dalle tube di Eustachio;
– Manovre di blocco e sblocco dell’aria, facendo pressione sulle orecchie. Sono solitamente sconsigliate in quanto potrebbero provocare una perforazione del timpano;
– Chewing gum, masticare favorisce la deglutizione in quanto stimola la produzione di saliva e supporta l’apertura della tuba di Eustachio;
– Farmaci decongestionanti.

 

Accortezze e prevenzione

 

Quando si viaggia, durante le fasi di decollo e atterraggio, come già anticipato, si può ripetutamente deglutire e sbadigliare o masticare chewing gum, ma soprattutto è sconsigliato dormire, in quanto durante il sonno queste attività hanno una frequenza più rara.
Avere una corretta igiene quotidiana delle orecchie, limitando l’uso dei cotton fioc solo alla parte esterna dell’orecchio, potrebbe evitare di spingere un eventuale accumulo di cerume all’interno dell’orecchio creando il cosiddetto “tappo”. È utile anche asciugare bene le orecchie dopo aver fatto un bagno, una doccia o aver praticato il nuoto con una salvietta di cotone.

Ricordiamo che è importante valutare la gravità e la durata di questa situazione, in quanto se dovesse peggiorare o procurare dolore, bisognerà sottoporsi tempestivamente a una visita uditiva. Rivolgiti a noi di Udifarm per una prima consulenza!

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