Parliamo spesso dei problemi che provocano i rumori forti e l’inquinamento acustico, sia al nostro apparato uditivo che a tutto il nostro organismo.

Qui ad esempio abbiamo elencato tutte le varie cause dell’inquinamento acustico e tutte le conseguenze che provocano sul nostro corpo.

La maggior parte delle volte si prendono in considerazione i disturbi che l’inquinamento acustico provoca negli adulti e la prevenzione è talvolta indirizzata a loro, ma non ci si preoccupa invece dei bambini e di come educarli a un ascolto sano e privo di rischi.

 

Quali sono i rischi per l’udito dei bambini

 

Solo pochi mesi fa, l’EEA, l’Agenzia Europea dell’Ambiente, ha stilato una relazione in cui i dati erano poco rassicuranti. Nel vecchio continente infatti, l’inquinamento ambientale è ancora molto diffuso e sono ben 113 milioni di europei quelli esposti a livelli di almeno 55 decibel a lungo termine, mentre 450 milioni coloro che sono esposti tra i 55 ed i 65 dB.

Ricordiamo che la soglia massima per tutelare il nostro sistema uditivo è di 80 decibel, quindi è importante tenere sotto controllo i decibel a cui veniamo sottoposti.
Come per gli adulti, anche per i bambini esistono delle norme da rispettare per non compromettere l’apparato uditivo e far nascere ulteriori problematiche.

Esistono molti studi, dalla fine degli anni ’70 a oggi, che hanno sottolineato una evidente correlazione tra i bambini nati sottopeso o con alcuni difetti e la frequentazione abituale di ambienti rumorosi da parte di donne in gravidanza.
Il feto infatti è capace di percepire i suoni esterni, reagendo a questi con un aumento dell’attività motoria e del battito cardiaco; inoltre, le donne in dolce attesa che sono esposte a fonti di rumore hanno una produzione ormonale più bassa rispetto a coloro che vivono in ambienti più silenziosi.
Il rumore perciò può comportare dei rischi a un bambino ancor prima della sua nascita, anche se questi possono essere sia prevenuti, sia valutabili nei primi giorni di vita del neonato.

Durante la crescita, invece, è stato dimostrato che i rischi correlati a rumori forti, oltre a una perdita uditiva, possono essere:

  • Disturbi del sonno
  • Aumento della pressione sanguigna
  • Cattiva digestione
  • Difficoltà di apprendimento
  • Aumento dell’irritabilità
  • Mal di testa

 

protezione udito bambini

 

Come proteggere l’udito dei bambini?

 

Di norma, è semplice proteggere l’udito dei bambini, poiché bisognerebbe seguire le stesse regole consigliate agli adulti, a cui però si aggiungono altre piccole indicazioni.

  1. Limita il periodo di esposizione al rumore
    Verifica sempre il luogo in cui porti tuo figlio: è indicato non sottoporlo per lungo tempo a un’esposizione maggiore di 80 dB.

  2. Imposta il volume a parametri corretti
    TV, smartphone, tablet e altri dispositivi elettronici devono essere impostati a livelli minimi del suono, bloccando eventualmente i parametri per non permetterne la modifica.
  3. Protezioni acustiche
    Se porti con te tuo figlio in luoghi rumorosi o utilizzi in casa elettrodomestici che provocano rumori forti, puoi fargli indossare cuffie con cancellazione del rumore o tappi per le orecchie.
  4. Non acquistare giocattoli rumorosi
    È difficile vietare determinati giocattoli ai bambini e spesso è impossibile che amici e parenti non li regalino, ma si può tenere basso il volume semplicemente mettendo del nastro adesivo sull’altoparlante per attutire l’audio o attaccarlo sul controllo del volume per evitare che il bambino lo aumenti.
  5. Aumentare l’isolamento acustico
    Se si abita vicino a una strada trafficata, o a ridosso di una stazione o un’industria, sarebbe opportuno disporre la propria casa di pannelli e serramenti che permettano un buon isolamento dal rumore.

Queste poche regole sono essenziali per proteggere l’udito del tuo bambino, prevenire eventuali malattie, e soprattutto per insegnargli ad avere una corretta educazione al suono per tutta la vita.

Per conoscere lo stato di salute uditivo di tuo figlio, è consigliato sottoporlo a controlli saltuari, rivolgiti a centri specializzati come Udifarm.

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