Ogni lavoro ha i suoi pro e i suoi contro, ciò dipende molto dal grado di sforzo fisico, ma anche psicologico, che viene richiesto.

A ognuna quindi la sua: chi sta molto in piedi, chi sta molto seduto, chi cammina troppo, chi lavora con molta o poca luce, chi porta pesi eccessivi, chi guida veicoli per tante ore, chi lavora solo di mattina e chi solo di notte… Insomma, ciascun lavoro è differente e a lungo andare può anche provocare dei malesseri.

Esistono ad esempio anche i “lavori usuranti” che, per legge, consentono a un lavoratore di andare prima in pensione per tutelare la sua salute.

Per questo motivo è importante seguire procedure e misure preventive, indicate all’interno del “Testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro”, per garantire la sicurezza dei lavoratori e ridurre al minimo il rischio di incidenti o danni per la salute durante lo svolgimento delle attività professionali.

Tra i principali infortuni sul luogo di lavoro, ricordiamo i danni uditivi causati da una prolungata esposizione a rumori elevati. Questi danni sono però spesso attribuibili alla mancanza di adeguate misure preventive.

 

Lavori più pericolosi per l’udito

 

Purtroppo, esistono alcune professioni che comportano un rischio significativo per la salute uditiva. L’esposizione costante a fonti di inquinamento acustico può avere conseguenze negative sulla capacità dell’udito e, nel corso del tempo, può provocare acufeni se non, ancora peggio, una progressiva perdita uditiva.

In generale non è salutare per le nostre orecchie ascoltare un suono di 85dB per oltre 8 ore, ma esistono delle professioni in cui questa regola non viene rispettata. Inoltre, i rumori che superano questi decibel generano vibrazioni di un’entità tale da sopraffare i meccanismi naturali di compensazione uditiva, causando danni alle strutture interne del sistema uditivo, responsabili della corretta trasmissione del suono. Di conseguenza, si può verificare una significativa perdita dell’udito, che può manifestarsi sia a breve che a lungo termine. In alcuni casi, possono verificarsi frequenti episodi di acufene, ovvero la percezione di un fischio o un ronzio persistente senza alcuna fonte sonora esterna.

I lavori che comportano quindi un’usura maggiore per l’apparato uditivo sono racchiusi in 5 settori.

 

Edilizia

Una prima categoria è l’edilizia, dove il forte rumore è ovviamente provocato dai dispositivi che si utilizzano nei cantieri. Se si pensa che il limite è 85dB, cosa può provocare l’uso costante di un martello pneumatico che arriva a 115dB? È sempre obbligatorio quindi il regolare utilizzo di dispositivi protettivi per l’udito.

 

Agricoltura

Anche chi lavora nel settore dell’agricoltura può subire danni uditivi, sempre a causa dei mezzi agricoli, come i trattori, che emettono rumori molto alti. Ma non solo, ci sono da considerare anche i versi del bestiame, come il grugnito di un maiale, che si attesta tra gli 85dB e i 115dB.

 

Forze armate

Quella del militare è già di per sé è una professione pericolosa per la vita, ma è anche dannosa per l’udito. L’utilizzo di velivoli, come gli elicotteri o mezzi di trasporto come le navi, le armi da fuoco, anche se usate solo durante le esercitazioni, sono fonti di inquinamento acustico molto potenti.

Uno scoppio di un colpo di pistola raggiunge i 175dB e difficilmente si può evitare il danno immediato alle orecchie. Secondo una statistica i militari che riportano problemi di udito dopo essere tornati da missioni in zone di guerra sono circa il 60%.

Nonostante il governo fornisca loro otoprotettori, non sempre è abbastanza per evitare problemi all’udito.

 

Industria manufatturiera

Chiunque lavori in un’industria manufatturiera è sottoposto ogni giorno, in un ambiente chiuso, ai frastuoni di macchinari e a varie operazioni di produzione.

In questo caso l’unica soluzione è adottare sempre dispositivi di protezione dell’udito.

 

Musicisti

La musica è una forma d’arte unica e piacevole, ma per chi ci lavora può avere anche aspetti negativi, poiché è una delle categorie professionali più a rischio per la salute uditiva. Strumenti ad alto volume, amplificatori, etc. sono dannosi per l’udito. Anche coloro che lavorano in ambienti dove la musica è sempre piuttosto alta, come barman, addetti alla sicurezza e camerieri dovrebbero sempre indossare protezioni uditive.

 

I lavori che mettono in pericolo l’udito

 

Questi elencati sono i principali settori pericolosi per l’udito, ma esistono altre professioni a rischio che spesso passano inosservate. In particolare, ci riferiamo alle maestre d’asilo e delle scuole elementari, che sono esposte al rumore generato dai bambini in classe, e a tutti coloro che lavorano a contatto costante con gruppi numerosi di persone, comportando inevitabilmente una prolungata esposizione ai rumori generati dalla folla.

Inoltre, è importante non dimenticare l’insidioso stress uditivo associato al lavoro nei call center.

 

Lavoro e udito in Italia

Ogni anno, in tutto il mondo, moltissime persone subiscono danni all’udito durante lo svolgimento delle proprie attività lavorative. Nel 2020, secondo i dati dell’INAIL, erano circa 3.000 i lavoratori italiani che hanno denunciato lesioni all’udito causate da traumi acustici sul luogo di lavoro. Questo numero rappresenta solo le segnalazioni ufficiali, escludendo tutti quei lavoratori che operano in cantieri e fabbriche del nostro paese senza un contratto di lavoro regolare e le adeguate misure di sicurezza. La criticità della situazione per queste persone spesso rimane invisibile alle statistiche ufficiali.

Quale può essere quindi la soluzione quando si svolge uno di questi lavori? L’unica risposta è la prevenzione, che si attua semplicemente indossando il più possibile gli adeguati dispositivi di protezione acustica (otoprotettori).

È consigliato anche ascoltare una playlist di rumori bianchi a volume medio-basso per rilassare sia l’udito che la mente. In un nostro precedente articolo elenchiamo i vantaggi dell’ascolto di questi suoni, tra cui anche quello di contrastare l’acufene, un altro disturbo che può essere provocato dall’esposizione ai rumori forti.

L’ascolto di suoni che favoriscono il rilassamento o che aiutano a bloccare rumori fastidiosi può contribuire a ridurre i sintomi associati all’acufene.

Udifarm ha condotto uno studio approfondito sulla connessione tra il rilassamento cerebrale e il rumore bianco, sviluppando due apposite funzioni nell’app innovativa S-Cochlear, disponibile per il download qui, per consentire a tutti di creare un ambiente sonoro piacevole in base alle proprie esigenze.

Nel dettaglio, la funzione Mascheratore Melodico favorisce il rilassamento, aiuta a dormire tranquillamente e migliora la concentrazione e le prestazioni nello studio e nel lavoro, offrendo una varietà di suoni naturali e di rumore bianco.

La funzione Soppressore di Acufeni, invece, riduce e attenua il fastidio degli acufeni mediante l’uso di un rumore bianco personalizzabile a bande strette.

Inoltre, è sempre bene sottoporsi periodicamente a controlli dell’udito per monitorare lo stato di salute delle orecchie e poter capire se e come intervenire in seguito a un eventuale danno uditivo.

Prenota una visita nei nostri centri Udifarm, ti aspettiamo!

 

 

 

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