Pur essendo uno dei disturbi dell’udito più comuni, riscontrato nel 10-15% della popolazione mondiale, c’è ancora tanta incertezza intorno all’acufene (o disturbo del “suono fantasma”), la percezione di un fischio o rumore fisso nella testa o nelle orecchie che non proviene da una fonte esterna e che può dipendere da cause così diverse tra loro, da essere estremamente soggettivo, e in alcuni casi capace di scatenare in chi ne è affetto stati di ansia e persino depressione.

In questo articolo vogliamo fare un po’ di chiarezza su alcuni dei pregiudizi più diffusi che riguardano l’acufene e quindi vi diremo ben 5 miti da sfatare sugli acufeni.

 

1. All’acufene non c’è rimedio

Uno dei pregiudizi più diffusi sull’acufene è che una volta diagnosticato non ci sia più nulla da fare.

In realtà non è proprio così. Se è vero che tutt’oggi non esiste una cura che permetta di guarire completamente da questo disturbo, esistono tuttavia diversi trattamenti che nel tempo possono aiutare chi ne soffre ad attenuare i sintomi, e in alcuni casi addirittura ad inibirli completamente. Uno dei più prescritti è ad esempio la TRT – Tinnitus Retraining Terapy, la cosiddetta “terapia del suono”, che permette di “rieducare l’udito”, allenandolo a concentrarsi su altri suoni neutri, come suoni ambientali a bassa intensità o rumore bianco, fino a distrarsi dalla presenza dell’acufene.
Di solito è consigliato associare alla terapia un percorso di counseling o psicoterapia individuale e tecniche di rilassamento e respirazione per imparare a gestire l’acufene nella vita quotidiana.

 

2. L’acufene è uguale per tutti

Se è vero che la forma più comune di acufene è un fischio costante in una o in entrambe le orecchie, non tutti lo percepiscono allo stesso modo. In realtà può manifestarsi come qualsiasi suono che non proviene da una fonte esterna. Alcune persone sentono ronzii, sibili, fruscii, ticchettii di varia intensità. In rari casi, è possibile anche percepire della musica.

Esiste poi il cosiddetto “acufene pulsante”, quando questo suona come un battito cardiaco molto forte, tanto da poter essere udito anche da un’altra persona, ad esempio da un medico attraverso uno stetoscopio.

 

3. L’acufene è permanente

L’acufene non è sempre una condizione permanente. Può essere infatti temporaneo, e risolversi in poche ore o qualche giorno, quando ad esempio è conseguenza dell’esposizione prolungata a forti rumori, come in discoteca o durante concerti ad alto volume. Se invece dipende da un accumulo di cerume o da un’infezione sinusale, di solito l’acufene scompare dopo aver rimosso l’ostruzione o essere guariti dall’infezione.

Quando invece la causa è una perdita dell’udito legata all’invecchiamento, o una patologia dell’orecchio interno come la malattia di Ménière, l’acufene può durare anche diversi mesi, e nei casi più gravi, assumere un carattere cronico.

 

4. Gli apparecchi acustici sono inefficaci

Già in un precedente articolo, abbiamo spiegato che esistono modelli specifici di apparecchi acustici progettati per alleviare i sintomi dell’acufene, sia perché permettono di amplificare i suoni provenienti dall’esterno, sia grazie alla funzione integrata di “generatore di suoni” che aiuta a mascherare il fischio/rumore prodotto dall’acufene.

Sarà lo specialista audiologo a consigliare l’apparecchio più indicato per le esigenze del paziente.

 

5. Esistono farmaci per curare gli acufeni

Quel che è certo, è che al momento non esiste farmaco che può essere prescritto per la cura dell’acufene. Come già spiegato, esistono diverse soluzioni per attenuare il più possibile i sintomi e rendere il disturbo sopportabile, come la suddetta Terapia del suono, o tecniche di consapevolezza tra cui lo yoga e la meditazione, che possono aiutare la persona a rilassarsi e a ridurre i livelli di stress, distraendosi dal ronzio nelle orecchie.

In ultima ipotesi, il medico può valutare di prescrivere una terapia a base di cortisone (se ad esempio l’acufene è in forma acuta o causato da un’infiammazione come l’otite), che in ogni caso non eliminerà del tutto l’acufene, ma potrà alleviare nel tempo i sintomi più o meno gravi associati alla patologia.

 

miti acufeni

 

Udifarm per il trattamento dell’acufene

 

Se soffri di acufene, non aspettare: prenota una visita otorinolaringoiatrica completa in uno dei centri Udifarm, e affidati alla nostra équipe medica specializzata, che saprà consigliarti il percorso di riabilitazione uditiva più adatto al tuo caso.

E se cerchi un trattamento efficace e innovativo, da poter seguire anche in autonomia, ti consigliamo di testare la nostra rivoluzionaria App S-Cochlear con cinque funzioni integrate per prevenire e trattare casi di abbassamento o perdita dell’udito, e per imparare a gestire i sintomi dell’acufene, disponibile per il download qui.

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Inoltre, non perderti il libro “S-Cochlear” a cura del Dott. Maurizio Serra e del Dott. Giuseppe Cittadino, con la collaborazione di UditoPiù, in cui potrai scoprire tutto sull’acufene e approfondire le modalità di trattamento più innovative ed efficaci per contrastarlo.

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