È un disturbo tipico di chi passa molto tempo in acqua o con le orecchie bagnate e, naturalmente, di chi pratica il nuoto per professione, tanto da essere soprannominato “orecchio del nuotatore”.

Parliamo dell’otite esterna o, appunto, “del nuotatore”, un’infiammazione della cute del condotto uditivo esterno causata da un’infezione batterica (più raramente virale o fungina), che può colpire un orecchio oppure entrambi.

I sintomi più comuni con i quali si manifesta sono un fastidioso prurito interno, in genere seguito da arrossamento, eczemi e psoriasi nella zona coinvolta e rigonfiamento dei linfonodi; forte mal d’orecchio; temporaneo abbassamento dell’udito, spesso accompagnato da acufene.

Quando il disturbo persiste oltre un mese, o si ripresenta per più di quattro volte nel corso dell’anno, si parla di “otite esterna cronica”.

Se è vero che i nuotatori sono i soggetti più colpiti, l’otite esterna non risparmia neanche i bambini, soprattutto d’estate e quando restano immersi in acqua troppo a lungo.

Ma perché si manifesta? Proviamo a spiegarvelo in questo articolo.

 

Cause dell’otite del nuotatore

 

A causare l’infezione dell’orecchio sono soprattutto batteri quali lo Staphylococcus aureus e lo Pseudomonas aeruginosa, che tendono a proliferare in presenza di caldo e umidità.

In ambienti come la piscina, ad esempio, se l’orecchio resta bagnato per troppo tempo, il cloro presente nell’acqua tende a desquamare la pelle, creando le condizioni perfette per lo sviluppo dei batteri.
Altre situazioni che possono causare un’infezione del condotto uditivo esterno sono, ad esempio, l’utilizzo di cotton fioc per la pulizia delle orecchie, che può creare un ristagno di acqua e cerume in profondità; la presenza di lesioni o graffi cutanei; nonché l’utilizzo di cuffie auricolari e apparecchi acustici contaminati da sporcizia e altre sostanze. Anche utilizzare marche di shampoo e bagnoschiuma troppo aggressive per la pelle può danneggiare la barriera cutanea a livello del condotto uditivo e favorire l’ingresso di batteri.

 

Come prevenire l’otite esterna

 

Vogliamo darvi alcuni consigli utili per prevenire l’otite esterna (o “del nuotatore”), soprattutto ora che l’estate è entrata nel vivo e non c’è niente di meglio che trascorrere le giornate al mare o in piscina facendo lunghe nuotate rinfrescanti per combattere il caldo.

Sicuramente la migliore prevenzione è tenere le orecchie sempre asciutte e pulite.

Una buona soluzione è indossare i tappi per il nuoto (in questo articolo ti spieghiamo l’importanza dei tappi per le orecchie), che impediscono all’acqua di entrare nel condotto uditivo e di desquamare la pelle, aprendo la strada ai batteri responsabili dell’infezione. Vi sconsigliamo inoltre di immergervi in acqua se le condizioni igieniche sono scarse, come può accadere al lago.

Resta sempre valido quello che vi abbiamo già consigliato di fare per eliminare l’acqua nelle orecchie ed evitare spiacevoli complicazioni; ad esempio provare ad inclinare la testa da un lato se un po’ d’acqua è rimasta intrappolata all’interno, così da farla defluire naturalmente, o asciugare sempre le orecchie con un asciugamano o una salvietta dopo aver nuotato.

 

otite nuotatore

 

Come curare l’otite esterna

 

Generalmente, una volta diagnosticata “l’otite del nuotatore” e determinata la causa dell’infezione, viene prescritta una terapia antibiotica specifica in gocce auricolari da applicare più volte al giorno per almeno una settimana, eventualmente abbinata ad antidolorifici per alleviare il dolore all’orecchio. Per aiutare a ridurre il gonfiore, in alcuni casi vengono prescritte gocce auricolari a base di corticosteroidi.

Se i sintomi persistono, il medico potrebbe voler procedere con una pulizia accurata del condotto uditivo e un’ispezione approfondita per verificare la presenza di eventuali problemi sottostanti, o di effettuare un tampone auricolare per riconoscere il patogeno responsabile dell’infezione (batterio, virus o fungo) e prescrivere un trattamento mirato.
Qualunque sia la natura dell’infezione, si raccomanda di tenere le orecchie ben asciutte e pulite per tutta la durata della terapia; se possibile di non nuotare fino alla fine del trattamento, e sotto la doccia di indossare sempre una cuffia per capelli che impedisca il passaggio dell’acqua.

 

Gli specialisti al tuo fianco

 

Come già ripetuto per altri disturbi dell’apparato uditivo, anche nel caso dell’otite esterna è bene non sottovalutare qualsiasi sintomo sospetto, come dolore prolungato, gonfiore e arrossamenti, soprattutto nel caso dei bambini che hanno più difficoltà ad esprimersi, e rivolgersi tempestivamente al proprio medico di base o a un otorino per una diagnosi approfondita.
Nei centri Udifarm la nostra équipe di specialisti potrà consigliarti un lavaggio auricolare accurato per eliminare residui, corpi estranei o cerume dall’orecchio che potrebbero aggravare l’infiammazione, e di effettuare una visita otorinolaringoiatrica approfondita per determinare la presenza di un’infezione nel condotto uditivo esterno e trovare insieme la terapia più efficace.

Ti ricordiamo inoltre il nostro servizio di realizzazione di tappi per le orecchie su misura e per le diverse necessità (per dormire, per il nuoto, per lavoro, etc.), così che l’udito rimanga sempre protetto e in salute in maniera personalizzata, specifica e soprattutto efficace.

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