Ti sarai chiesto qual è la differenza fra il nostro udito e quello degli animali. Noi esseri umani abbiamo in media un range di ascolto che varia dai 20 Hz fino a un massimo di 20.000 Hz, sebbene la maggior parte dei suoni che elaboriamo rientri nell’intervallo 2.000-5.000 Hz e cominci a regredire con l’avanzare dell’età.
Il nostro udito è fondamentale per aiutarci a gestire l’equilibrio e la consapevolezza dello spazio intorno a noi. Per gli animali è ciò da cui dipende la loro stessa sopravvivenza. Per questo molte specie hanno sviluppato una capacità uditiva straordinaria, per cacciare, comunicare e sfuggire ai predatori. Scopriamo quali sono le prime dieci in classifica.
I 10 animali con il miglior udito al mondo
1. FALENA
Al primo posto fra gli animali con la migliore capacità uditiva ci sono le falene. In particolare, la cosiddetta “Falena della cera maggiore” è considerata l’animale con l’udito più sviluppato di qualsiasi altra specie al mondo. Questo insetto notturno, infatti, è in grado di rilevare frequenze fino a 300 kHz, 15 volte più alte del suono più acuto che si possa sentire, e riesce persino ad avvertire la presenza di un pipistrello a 30 metri di distanza, prima ancora che questo la percepisca. Si pensa infatti che abbia sviluppato questo particolare udito proprio per intercettare i richiami dei pipistrelli, suoi principali predatori, e riuscire così a fuggire da loro.
2. DELFINO
Oltre ad avere una vista incredibile, i delfini possiedono anche un udito sette volte superiore a quello di un essere umano, intercettando suoni compresi tra 20 e 150 kHz. Inoltre, usano l’ecolocalizzazione per effettuare una “ricognizione subacquea” e rilevare sia la presenza di ostacoli che di eventuali prede. In genere i delfini emettono tre tipi di suoni: ticchettii, fischi e squittii acuti. Ogni suono produce una vibrazione sonora che tende a rimbalzare sulle superfici e a tornare indietro alla mascella inferiore del delfino, dove i denti agiscono come un’antenna in grado di propagare i suoni fino all’orecchio medio, mostrando al mammifero una “mappa sonora” di ciò che ha intorno, utile per cacciare ma anche per evitare qualsiasi pericolo.
3. PIPISTRELLO
Quando si parla di udito nel regno animale è impossibile non citare i pipistrelli. Come i delfini, per orientarsi nello spazio si servono dell’ecolocalizzazione, ovvero emettono degli squittii durante il volo per far sì che le vibrazioni sonore, rimbalzando sulle superfici vicine, gli consentano di determinare dove si trova quel preciso ostacolo e capire in quale direzione muoversi.
4. TOPO
Anche i topi hanno un udito molto sviluppato, superiore perfino a quello di cani e gatti. Riescono infatti a individuare la posizione esatta da cui proviene un suono, grazie alla particolare conformazione delle orecchie, più grandi rispetto al corpo e molto ravvicinate tra loro. In particolare, per comunicare il topo emette degli ultrasuoni, ovvero suoni troppo alti per essere uditi da un essere umano. La sua gamma di frequenza va da 10 kHz a 70 kHz.
5. GATTO
Oltre ad avere “nove vite”, hanno sicuramente un udito tra i più sviluppati al mondo, e fino a tre volte superiore alla capacità umana. I gatti possono percepire suoni fino a 64.000 Hz. Basti pensare che l’orecchio umano è costituito da tre muscoli e dalle tre ossa più piccole del corpo (i cosiddetti “ossicini”, uno dei quali è chiamato Staffa); un gatto possiede ben 32 muscoli nelle orecchie esterne – per questo può ruotarle fino a 180 gradi – e la loro specifica forma a cono permette di amplificare le onde sonore fino a due o tre volte per frequenze comprese tra 2.000 e 6.000 Hz.
6. CANE
L’udito dei cani è così acuto e sensibile da riuscire a sentire frequenze che un essere umano non può neanche percepire, nonché a calcolare la direzione precisa da cui proviene un suono, riuscendo così ad individuare una preda o un pericolo. Se la gamma di frequenze di un essere umano è compresa tra 20 Hz e 20.000 Hz, i cani possono sentire suoni tra 40 Hz e 60.000 Hz. Ciò significa che possono sentire suoni con frequenze sia più alte che più basse rispetto agli esseri umani. Questa straordinaria dote è dovuta in parte alla forma a imbuto del loro orecchio esterno, che aiuta a raccogliere e dirigere le onde sonore al timpano. Inoltre, la coclea nell’orecchio interno di un cane contiene più cellule sensoriali rispetto a quella di un essere umano. Ciò permette ai cani di rilevare e distinguere suoni molto più silenziosi e con una frequenza più vicina di quanto possano fare gli umani.
7. ELEFANTE
Con delle orecchie così grandi non possono che aver sviluppato un udito eccellente. Gli elefanti possono rilevare suoni compresi tra i 16 Hz, quindi al di sotto del limite umano (20 Hz), e i 12.000 Hz. Inoltre, nelle comunicazioni a lunga distanza utilizzano spesso i suoni infrasonici, ovvero suoni emessi al di sotto della portata dell’udito umano. Ma le orecchie di un elefante svolgono tante altre funzioni. Ad esempio, l’ampia superficie e la sottigliezza delle orecchie li aiuta a regolare la temperatura corporea per resistere ai climi caldi, perché rimangono fresche più a lungo.
8. PICCIONE
Anche i piccioni sono animali dall’udito eccezionale, oltre ad avere uno straordinario senso dell’orientamento e raggiungere velocità incredibili in volo. Non a caso, sono stati il più fidato messaggero durante le guerre. Un piccione medio è in grado di sentire suoni fino alle più basse frequenze, pari a 0,5 Hz, impercettibili all’orecchio umano, i cosiddetti “infrasuoni”. Inoltre, i piccioni riescono a rilevare tempeste, terremoti e vulcani anche a lunga distanza.
9. GUFO
La sua vista acuta e l’udito straordinario lo rendono un predatore notturno fra i più temuti. Il gufo usa proprio le orecchie per localizzare le sue prede quando caccia in piena notte, per questo motivo possiede una conformazione molto particolare: su ogni lato della testa, le aperture delle orecchie sono posizionate asimmetricamente, un orecchio leggermente più in alto e l’altro più in basso. Questa differenza nella posizione delle orecchie permette loro di capire esattamente da dove proviene un suono, e quindi aiutarli a catturare la loro preda nell’oscurità, ad esempio intercettando i movimenti di un piccolo topo.
10. CAVALLO
Anche l’udito del cavallo è di gran lunga superiore al nostro. Il suo range uditivo varia da 55 a 33.500 Hz rispetto ai 30-19.000 Hz degli esseri umani. L’udito del cavallo è essenziale per rilevare il suono, determinare da dove proviene, identificare di cosa si tratta e avvisare la mandria dei potenziali pericoli. I cavalli usano le orecchie anche per comunicare il loro umore.
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Come nel regno animale la capacità uditiva è qualcosa di molto relativo, e dipende da tantissimi fattori che ne condizionano lo sviluppo, così per gli esseri umani può essere influenzata da variabili di natura genetica, somatica, psicologica, dal naturale processo di invecchiamento a infezioni o patologie che possono causare un progressivo abbassamento dell’udito. Se pensi di soffrire di ipoacusia o altri disturbi come l’acufene, o semplicemente desideri effettuare un check-up di routine, prenota un appuntamento nel centro Udifarm più vicino per ricevere supporto dai nostri specialisti.
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