I suoni da riascoltare con gli apparecchi acustici Indossare per la prima volta un apparecchio acustico è un’esperienza che può cambiare davvero la vita. Oltre a permettere di recuperare completamente l’udito e riappropriarsi di abitudini o momenti di socialità, come trascorrere una serata al ristorante senza difficoltà a distinguere il parlato dal rumore di fondo, o non sentirsi bloccati e a disagio sul luogo di lavoro, una protesi acustica sembrerebbe stimolare nuove potenzialità uditive del tutto inaspettate e sorprendenti, tanto che molte persone affermano di aver scoperto suoni che non immaginavano potessero esistere, e di aver imparato ad ascoltare il mondo per la prima volta.

Scopriamo allora quali sono questi “suoni nuovi” che meritano di essere riascoltati attraverso un apparecchio acustico.

 

Un nuovo udito con gli apparecchi acustici

 

Abituarsi ad un apparecchio acustico, lo abbiamo spiegato, è un processo lungo e non facile: dalla scelta del modello più efficace, che si possa adattare meglio al proprio stile di vita senza provocare fastidi e mal di testa, al superamento di una prima avversione ad indossarlo, può passare molto tempo prima di riuscire a convivere serenamente con il proprio apparecchio e riconoscerne tutti i benefici.

Perché di fatto gli apparecchi acustici possono “aprire le orecchie” ad un ambiente sonoro mai esplorato. Non si tratta soltanto dei suoni più piccoli e impercettibili del quotidiano, di cui non ci si era più accorti a causa della perdita di udito, come il cinguettio degli uccelli o suoni a bassa frequenza come il fruscio del vento o il ronzio di un elettrodomestico; piuttosto di una nuova e più ampia gamma di suoni, dai più strani ai rilassanti, che riescono a offrire una prospettiva completamente diversa sull’ambiente che ci circonda.

 

riscoprire suoni apparecchi acustici

 

I suoni come non li hai mai ascoltati

Alcuni di questi suoni riscoperti, descritti da chi indossa abitualmente un apparecchio acustico, possono essere:

  • Suoni ambientali e domestici: i suoni che tipicamente si ascoltano in casa e che nel tempo si inizia ad ignorare, o a cui il cervello si abitua più facilmente, trasformandoli in rumore bianco, con l’apparecchio acustico d’improvviso aumentano di volume. È il caso dei ventilatori, dei frigoriferi, del ronzio di un computer, del ticchettio di un orologio o un rubinetto che gocciola. Stessa cosa può accadere con il rumore dei passi su un pavimento in legno o il cigolio delle porte;
  • Suoni metallici: nei primi tempi che si utilizza un apparecchio acustico, alcuni suoni che non si riuscivano più a sentire possono sembrare più metallici; si tratta in particolare dei rumori ad alta frequenza, come le voci femminili, quelle dei bambini o il canto degli uccelli. Più si indosserà l’apparecchio e più velocemente il cervello riuscirà a “risintonizzarli”. In caso contrario, sarà consigliabile consultare un buon audioprotesista che possa settare al meglio la protesi;
  • Il suono del vestirsi: che ci si creda o no, quando si riacquista l’udito dopo molto tempo grazie ad un apparecchio acustico, anche l’azione più abituale come sfilare un vestito da una stampella, indossare un paio di pantaloni o camminare sui tacchi può diventare improvvisamente un’esperienza sonora sorprendente e i tessuti più spessi possono dare persino l’impressione di essere fatti di un altro materiale, come la carta. Il primo impatto può essere fastidioso e serve tempo per tornare a prendere confidenza anche con il proprio armadio;
  • Il suono del pettinare i capelli: se fino ad oggi non ci si era accorti del suono che fa una spazzola che districa i capelli, con un nuovo apparecchio acustico diventerà addirittura rumoroso. Anche il gesto istintivo di portare i capelli dietro le orecchie suonerà più forte, per il contatto con le componenti dell’apparecchio acustico, come il microfono e l’amplificatore. Anche in questo caso, solo il tempo e la buona abitudine di indossare la protesi con costanza migliorerà gradualmente la tua reazione a questo nuovo ambiente sonoro;
  • Il suono della propria voce: dovrebbe essere il suono più naturale di tutti, eppure sentire la propria voce amplificata da un apparecchio acustico all’inizio potrà sorprendere, e a tratti anche infastidire, più di qualsiasi altro suono. Per allenare il più possibile l’orecchio e tornare a “riconoscersi”, per qualche tempo basterà abituarsi a parlare lentamente scandendo bene le parole o leggere libri ad alta voce.

 

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Se hai iniziato da poco a portare un apparecchio acustico e avverti fastidi, vertigini o pensi di aver bisogno di un consulto per capire se il modello è giusto per te, o se hai bisogno di indossare due protesi anziché una, affidati agli specialisti di Udifarm, centro a Roma specializzato in prevenzione e cura dei disturbi dell’udito, con trattamenti mirati e innovativi per gestire gli acufeni e intraprendere il migliore percorso di riabilitazione con apparecchi acustici, anche su misura.
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