Ultimamente ti chiedi se quel ronzio o fischio costante nell’orecchio che ti impedisce di vivere normalmente e non ti abbandona neanche durante il sonno possa essere un sintomo dell’acufene? Come abbiamo spiegato in precedenza, il disturbo del suono fantasma è tra i più diffusi al mondo, tanto che una persona su cinque lo sperimenta almeno una volta nella vita. 

Eppure le cause e l’entità di questa patologia sono estremamente eterogenee e del tutto soggettive, per questo è importante prestare molta attenzione alla comparsa dei primi sintomi per riconoscere se si stratta di acufene a tutti gli effetti e in tal caso intervenire con la terapia più efficace per il proprio caso.

 

Come riconoscere l’Acufene?

 

Ci sono almeno 7 domande a cui potresti rispondere per capire se i tuoi recenti sintomi sono effettivamente riconducibili a una forma di acufene e non dipendono, al contrario, dall’ambiente in cui ti trovi.

 

1. Che tipo di rumore senti?

Sai identificare il tipo di rumore che percepisci? L’acufene può manifestarsi come un ronzio, un sibilo, un ticchettio, uno squillo o andare in sincrono con il battito cardiaco (come nel caso dell’acufene pulsante). Può essere costante o intermittente; verificarsi solo in alcuni momenti della giornata o per poche ore; in un orecchio o in entrambi. Riuscire a capire il tipo di rumore sarà il primo passo per riconoscere la natura specifica del tuo acufene ed escludere altre problematiche.

 

2. Il fischio o rumore che senti proviene dall’esterno?

Prima di tutto verifica se il rumore che senti (fruscio, ronzio o ticchettio) è localizzato all’interno del tuo orecchio, o se è invece causato da una fonte esterna. Se ti trovi in casa, ad esempio, controlla se hai lasciato acceso il condizionatore o il ventilatore; se il frigorifero emette ronzii o se il rumore proviene dall’esterno di una finestra. Andare per esclusione può rivelarsi essenziale.

 

3. Senti rumori che nessun altro percepisce?

È fondamentale chiedere a chi si trova vicino a te se è in grado di sentire il rumore che percepisci nel tuo orecchio. Se lo escluderà capirai che si tratta di acufene, ovvero non equivale a vere e proprie onde sonore esterne, ma è prodotto dal nostro cervello.

 

4. Hai avuto uno “shock acustico”?

Prova a ricordare se l’acufene è iniziato a seguito di un evento particolarmente traumatico per l’udito, come un concerto ad alto volume, una serata in discoteca o un’esposizione a rumori o suoni molto forti. In questo caso è probabile che il disturbo sia solo temporaneo. 
Potresti anche aver subito un colpo alla testa, una contrattura al collo o soffrire di un disturbo dentale, che potrebbe suggerire la presenza di un acufene somatico.

 

domande acufeni

 

5. Hai iniziato o interrotto farmaci?

Ti sei chiesto se il fischio-ronzio da acufene possa dipendere dall’assunzione di farmaci? 
Come spiegato in un precedente articolo, esistono farmaci definiti “ototossici”, in grado di innescare o peggiorare i sintomi dell’acufene, come i più comuni antinfiammatori (FANS), quali l’ibuprofene, il naprossene, l’aspirina, nonché antibiotici che possono danneggiare l’udito. Quando l’acufene è causato da un farmaco solitamente è sufficiente interromperne l’assunzione per veder scomparire i sintomi. In ogni caso sarà opportuno consultare il proprio medico o audiologo per valutare i possibili effetti collaterali e se intraprendere una terapia farmacologica alternativa.

 

6. Soffri di emicrania?

Se il rumore che senti compare in associazione ai tipici sintomi dell’emicrania, come dolore pulsante alla tempia, nausea, mal d’orecchio o udito ovattato, è probabile che scompaia a seguito del trattamento per alleviare il disturbo da emicrania.

 

7. Hai una congestione nasale o un’infezione all’orecchio?

Se da qualche tempo hai raffreddore, sinusite o infezione all’orecchio (come nel caso dell’otite esterna), questo potrebbe causare l’acufene. In questo caso una terapia specifica potrebbe curare o alleviarne notevolmente i sintomi.

 

Udifarm per la cura dell’acufene

 

L’acufene è un disturbo comune ma non per questo da sottovalutare. Raccomandiamo sempre di non trascurare ogni sintomo che possa rivelarsi un “campanello d’allarme” anche per patologie più severe, e che spesso solo una diagnosi di acufene permette di riconoscere e trattare tempestivamente.

Nei nostri centri Udifarm offriamo una consulenza specialistica mirata per individuare il trattamento più efficace per ogni tipologia di acufene. 
Puoi prenotare un test dell’udito per ricevere una valutazione completa della tua capacità uditiva o eseguire una visita otorinolaringoiatrica approfondita per risalire alla causa scatenante del tuo acufene e farti guidare dalla nostra équipe medica nella scelta della terapia di riabilitazione indicata al tuo caso.

In più, grazie alla nostra rivoluzionaria App S-Cochlear, disponibile per il download qui, avrai a disposizione un trattamento completo di 4 mesi, da poter eseguire anche in autonomia, per imparare a gestire i sintomi dell’acufene nella vita quotidiana.

E se vuoi approfondire la tua conoscenza dell’acufene e dei trattamenti più innovativi disponibili, ti consigliamo di leggere il libro “S-Cochlear”, a cura del Dott. Maurizio Serra e del Dott. Giuseppe Cittadino, in collaborazione con UditoPiù.

Contattaci, ti aspettiamo!

Open chat
Possiamo aiutare?
Salve! 👋
Come possiamo aiutarla?