Benché quello degli animali sia il più sviluppato in assoluto, l’udito è un senso vitale per l’essere umano, necessario per un sano sviluppo psico-motorio fin dalla nascita e alla base delle relazioni sociali.
Ma ti è mai capitato di domandarti quale sia il meccanismo che ci permette di percepire così bene la realtà intorno a noi? E perché alcune persone hanno difficoltà a sentire determinati suoni rispetto ad altre?
In questo articolo ti sveleremo 5 curiosità sull’udito che forse non conoscevi.
I 5 fatti più sorprendenti sull’udito
1. L’udito “non dorme mai”
Che tu sia sveglio oppure no, le orecchie non riposano mai. Questo perché il cervello continua ad ascoltare e a elaborare il suono anche mentre dormi. Una capacità straordinaria, che consente di rimanere “vigili” anche in presenza di eventuali pericoli.
2. Le ossa più piccole del corpo umano si trovano nelle orecchie
Non tutti sanno che nelle orecchie si trova l’osso più piccolo di tutto il nostro corpo, ovvero la staffa, che misura soltanto 3 centimetri di lunghezza e 4 milligrammi di peso, e insieme ai cosiddetti incudine e martello forma la “catena di ossicini”, frutto di un lungo processo evolutivo, che permette la trasmissione dei suoni all’interno dell’orecchio.
3. Chi soffre di perdita uditiva non riesce a sentire gli uccelli
Un fatto particolare, che accomuna soprattutto coloro che indossano da tempo apparecchi acustici per trattare una perdita dell’udito dovuta al rumore o all’invecchiamento, è di non riuscire più a sentire il cinguettio degli uccelli. Gli apparecchi acustici, infatti, tendono a tagliare le alte frequenze, proprio quelle che caratterizzano certi suoni come il canto degli uccelli, tipicamente acuto e stridulo.
4. Orecchio destro e sinistro non sentono allo stesso modo
Forse non sapevi che le nostre orecchie non sono “simmetriche” quando si tratta di percepire il suono. Al contrario, ciascun orecchio elabora il suono in maniera distinta. In particolare, i suoni percepiti dall’orecchio destro vengono elaborati dall’emisfero sinistro del cervello, il più analitico, logico e razionale; pertanto l’orecchio destro risponde maggiormente ai suoni di tipo verbale e linguistico.
I suoni che arrivano all’orecchio sinistro, invece, vengono elaborati dall’emisfero cerebrale destro, più intuitivo e irrazionale; quindi l’orecchio sinistro è più sintonizzato sulla musica, sulle emozioni e la comunicazione non verbale.
Questa particolarità del nostro udito può spiegare anche perché alcune persone hanno più difficoltà ad empatizzare con gli altri o siano più predisposte ad ascoltare e a risolvere situazioni.
Inoltre, ci permette di stabilire quale sia il nostro “orecchio dominante”, di cui possiamo accorgerci anche quando in una conversazione istintivamente ci avviciniamo all’interlocutore porgendo una guancia piuttosto che l’altra; sebbene nella maggior parte dei casi l’orecchio dominante è proprio l’orecchio destro, collegato alla comunicazione verbale e logica.
5. Il rumore danneggia le cellule ciliate dell’orecchio interno
Un’altra particolarità che forse ignoravi è che a permettere al nostro udito di funzionare così bene è una fitta rete di cellule ciliate sensoriali presenti nell’orecchio interno.
Sono le cosiddette “stereociglia”, ben 16.000 minuscoli “sensori” all’interno della coclea, che captano le vibrazioni sonore provenienti dall’orecchio esterno e le convertono in impulsi elettrici per poi trasmetterle al cervello attraverso il nervo uditivo.
Le cellule ciliate sono molto delicate, e un’esposizione prolungata al rumore (generalmente al di sopra degli 85 decibel) è uno dei fattori che più di frequente innescano una perdita dell’udito; motivo per cui è sempre opportuno adottare precauzioni per proteggere il più possibile le orecchie nel caso di lavori che mettono in pericolo l’udito o situazioni a rischio, in cui non è possibile regolare il volume (concerti, discoteche, spettacoli pirotecnici etc.).
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