I tappi auricolari sono un sicuro alleato per la salute dell’udito. Indossarli è la migliore soluzione in tutti i casi in cui non è possibile proteggere le orecchie da agenti esterni come il forte vento o rumori che potrebbero causare uno shock acustico (come concerti, festival, serate in discoteca etc.) e compromettere inevitabilmente la capacità uditiva, provocando disturbi come l’acufene o l’ipoacusia a carattere temporaneo o nei casi più gravi anche permanente.
Esistono diverse tipologie di tappi auricolari, da scegliere in base all’uso che si intende farne, alle proprie esigenze in termini di comfort e alla conformazione delle proprie orecchie: dai tappi per il nuoto pensati per proteggere il timpano e il condotto uditivo dall’acqua e da infiammazioni come l’otite esterna, ai tappi in-ear monitor per musicisti.
In questo articolo vorremmo approfondire i tappi in spugna usa e getta, un rimedio efficace e molto diffuso nella vita di tutti i giorni.
Tappi in spugna: funzionano davvero?
Tra i modelli standard più venduti di tappi per le orecchie, oltre a quelli progettati in cera, schiuma o silicone, troviamo i tappi in spugna polimerica monouso, morbidi e ipoallergenici, da poter buttare dopo ogni utilizzo.
I tappi in spugna sono convenienti e molto versatili in ogni contesto in cui è necessario proteggere il proprio udito da rumori eccessivi e prolungati, concentrarsi o ritrovare calma e tranquillità. Ad esempio, sono un accessorio immancabile durante i viaggi in aereo, per isolarsi da rumori molesti; riescono a filtrare e attutire i livelli di rumore più dannosi in contesti di lavoro che mettono in pericolo l’udito, e soprattutto si rivelano utilissimi per migliorare la qualità e la durata del sonno.
In questo caso, infatti, i tappi standard in spugna consentono un abbattimento del rumore esterno che va da 20 a circa 35 dB. Sono quindi un valido aiuto in casi di insonnia, russamento notturno o rumori costanti che non è possibile controllare, evitando spiacevoli complicazioni per la salute che possono derivare dalla privazione di sonno, come difficoltà di concentrazione, sbalzi d’umore, debolezza, fino a patologie gravi come cardiopatia, depressione e obesità.
Come indossare i tappi per le orecchie
I tappi in spugna antirumore tendono ad adattarsi comodamente a qualsiasi forma e dimensione del condotto uditivo. Per indossarli è sufficiente seguire poche semplici istruzioni:
- Lavare le mani: una corretta igiene è il primo passo. Assicurarsi sempre di lavare le mani con acqua e sapone prima di rimuovere i tappi dal loro involucro;
- Comprimere i tappi: sebbene esistano misure più o meno grandi (Large o Small), in ogni caso occorre prima di tutto modellare i tappi, arrotolandoli lentamente con le dita fino a renderli dei cilindri sottili;
- Agevolare l’inserimento: afferrare il padiglione auricolare con la mano opposta e tirare la parte superiore verso l’esterno e verso l’alto per aprire il canale auricolare;
- Inserire i tappi: spingere delicatamente i tappi all’interno del condotto uditivo, esercitando una pressione di qualche secondo. In genere dopo 30-40 secondi i tappi tendono ad espandersi e aderire perfettamente all’orecchio;
- Verificare l’inserimento: dopo averli indossati, toccare i tappi per controllare che abbiano assunto una posizione corretta e confortevole. In genere, se l’inserimento è corretto i tappi saranno entrati quasi completamente nel condotto uditivo, lasciando visibile all’esterno solo la parte finale;
- Riposizionarli se necessario: qualora ci si accorga che i tappi fuoriescono dal condotto, provocano fastidio o non isolano dai rumori esterni, è bene rimuoverli e reinserirli.
Tappi universali sì o no?
I tappi per le orecchie in spugna universali sono un buon compromesso per proteggere l’udito risparmiando anche sui costi. Il prezzo a confezione è generalmente molto basso e il formato usa e getta (ogni paio è utilizzabile una volta sola, senza poter essere lavato) offre maggiore garanzia in termini di igiene.
Eppure può capitare che un modello standard di tappi non sia la soluzione giusta per chiunque, ad esempio perché difficile da adattare, talvolta per la conformazione specifica del proprio orecchio, perché provoca irritazioni del condotto uditivo o accumuli di cerume.
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