Può capitare di subire un calo improvviso dell’udito in una o entrambe le orecchie e non capire quale sia la causa. Potrebbe dipendere da uno shock acustico transitorio dovuto all’esposizione a forti rumori o trattarsi di un’infezione curabile con antibiotici. L’importante è non trascurare i sintomi e rivolgersi subito a uno specialista dell’udito, perché anche un danno lieve, se non trattato, può peggiorare e diventare permanente.

Ma come riuscire a capire se una perdita dell’udito è solo temporanea?

 

Perdita dell’udito temporanea (o a breve termine)

 

Diverse condizioni possono determinare una perdita dell’udito, anche parziale, che tende a risolversi in breve tempo senza causare danni a lungo termine per la salute. Nella maggior parte dei casi è sufficiente trattare la causa scatenante del disturbo o attendere il naturale decorso dell’ipoacusia, poche ore o qualche giorno, perché l’udito torni alla normalità.

Prendere nota dei sintomi più frequenti è in genere un buon punto di partenza per porre al proprio audiologo tutte le domande più utili a identificare il tipo e il grado di perdita uditiva e intraprendere la terapia più efficace.
Le cause più frequenti di perdita temporanea dell’udito (anche detta spostamento temporaneo della soglia) sono:

  • Shock acustico: è molto comune sperimentare una perdita uditiva dopo essere stati esposti a rumori improvvisi o prolungati di forte intensità (come un’esplosione, un concerto, uno spettacolo pirotecnico). Il disturbo tende a regredire nell’arco di poche ore.

  • Acufene: percepire un fischio o un ronzio fisso nell’orecchio non udibile all’esterno, come spiegato in un precedente articolo, è spesso il sintomo di una progressiva perdita dell’udito.

  • Trauma cranico: subire un infortunio come un trauma alla testa, da incidente o attività sportiva, può innescare una perdita dell’udito a breve termine.

  • Ostruzione del canale uditivo: quando il condotto uditivo è ostruito, una delle prime conseguenze è un cambiamento temporaneo nell’udito, come percepire un suono ovattato, un ronzio o un dolore all’orecchio, che può correggersi non appena l’ostruzione viene rimossa. Questa può dipendere da un accumulo di cerume, un corpo estraneo incastrato nell’orecchio o qualsiasi infiammazione o infezione all’interno del condotto uditivo.

  • Orecchio del nuotatore: tra le infezioni che più spesso causano una temporanea perdita dell’udito rientra l’otite esterna, disturbo tipico dei nuotatori professionisti, che provoca anche dolore e prurito nel condotto uditivo esterno.


Farmaci ototossici: anche l’assunzione prolungata di alcuni tipi di farmaci, come gli antinfiammatori e gli antibiotici, può causare una perdita temporanea dell’udito. In questi casi è opportuno sospenderli o sostituirli, sotto controllo medico.


perdita uditiva permanente temporanea

 

Perdita dell’udito permanente

 

È importante non trascurare troppo a lungo i sintomi di una perdita dell’udito, e affrontare il giusto trattamento prima che il danno diventi irreversibile.
Si parla di perdita uditiva permanente (anche nota come perdita dell’udito neurosensoriale) quando il disturbo non può essere risolto né con una terapia farmacologica né con interventi chirurgici, e l’udito è definitivamente compromesso.
Generalmente, le cause di una perdita uditiva permanente sono:

  • Invecchiamento: è la forma più comune di deficit uditivo permanente, noto anche come presbiacusia, legato all’avanzare dell’età e a carattere progressivo. La terapia prevede l’utilizzo di apparecchi acustici personalizzati sulla base dell’entità del disturbo che, se non trattato, può anche causare patologie come la demenza senile o l’Alzheimer.
  • Rumori forti: anche l’esposizione prolungata a forti rumori, causa di shock acustico e perdita uditiva temporanea, senza un adeguato trattamento può causare danni gravi e irreversibili.
  • Condizioni di salute o malformazioni: diverse patologie, come la malattia di Ménière, o malformazioni congenite possono danneggiare per sempre l’udito.
  • Ototossicità: l’assunzione di determinati farmaci, come già spiegato, può causare effetti collaterali gravi e compromettere definitivamente l’udito.

 

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